Breakdance

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La breakdance è una danza acrobatica, appartenente alla più vasta cultura hip hop nata nei sobborghi newyorkesi negli anni ’70 ad opera di afroamericani e portoricani che hanno miscelato i loro stili con le influenze musicali di passaggio nella Grande Mela.

Il breaking (insieme al rap) è stata la prima costola dell’hip hop a valicare i confini nazionali e a giungere in Italia, agli inizi degli anni ’80, con un grosso apice di popolarità nella parte centrale della decade. Originariamente con la breakdance si sfidavano gruppi contrapposti, i cui appartenenti si misuravano esibendo le caratteristiche moves.

In Italia questa tipologia di danza rompe gli stilemi classici del ballo da discoteca, introducendo ardite coreografie che si osservano anche per strada, non più figlie delle primordiali battle del Bronx, ma mere espressioni artistiche liberate al potente suono di enormi stereo portatili.

Molto probabilmente l’espansione del breaking a livello mondiale è avvenuta col cult movie Wild Style (1982), un gran lavoro di Charlie Ahearn che ha documentato con estrema purezza tutti gli aspetti del movimento hip hop; ma la celebrazione è suggellata dalla pellicola Breakin’ del 1984 (distribuita in Italia come Breakdance) che esplode con grande musica ed incredibili numeri di danza.

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Dopo l’epoca d’oro, la breakdance è praticamente quasi sparita al di fuori degli Stati Uniti, dove ancora oggi importanti crew organizzano un gran numero di manifestazioni.


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