Biglie colorate

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Le biglie colorate hanno accompagnato l'infanzia di tanti bambini degli anni 80 ed era divertente giocarci soprattutto per strada. Si trattava di biglie di circa un 1 cm di diametro in vetro contenenti un "coriandolo" colorato. C'erano così palline gialle, rosse, verdi ma se il "coriandolo" all'interno era bicolore o tricolore l'effetto attraverso il vetro era quello di diversi riflessi. Accanto alle biglie delle dimensioni suindicate c'era anche l'ambito pallottone e il fringuellino; entrambi si distinguevano da una normale biglia per le dimensioni: il primo era molto più grande (un diametro di circa 3 cm) e l'altro era molto più piccolo (un diametro di circa mezzo cm). Infine c'erano i "cristallini" che erano biglie di ceramica dalle sfumature molto varie. Si giocava alle biglie "calciandole" con il pollice e cercando di farle giungere alla buca, la quale veniva indicata con pietre o altro materiale improvvisato. Se la biglia colpiva le biglie di altri giocatori ci si impossessava delle biglie toccate per cui un giocatore piuttosto abile riusciva a collezionarne in gran numero. Ricordo anche che il gioco era farcito da una serie di termini dialettali (chiaramente variabili da regione a regione). Nella mia città, per esempio, c'era un momento della partita che veniva scandito dal grido "Indozz" di cui però non ricordo il significato. In spiaggia si usavano le biglie di plastica che per metà erano colorate e dall'altra parte trasparenti e aveva all'interno raffigurati personaggi dello sport , io ne avevo una con Moser e con il povero Niky Lauda.


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