Baby Records

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La Baby Records è stata un'etichetta discografica attiva dal 1974 al 1990. Fondata dal discografico Federico (detto Freddy) Naggiar che ha disegnato e creato personalmente anche il Marchio che ancora oggi viene ricordato da tutti gli amanti della musica in particolare da chi ha vissuto i magnifici anni 80. La prima sede fu stabilita in Piazza della Repubblica 30 per poi stabilirsi in Via Timavo. Tutte e due a Milano.

La Baby Records oltre ad avere inventato e creato anche le compilation (Mixage e Bimbo Mix) ha saputo creare un'incredibile qualità di successi in tutto il mondo piazzando i propri artisti ai primi posti delle classifiche mondiali. In seguito la società si è dedicata alla produzione di programmi televisivi e ha scelto come nuova sfida gli Stati Uniti e altri territori dove tutt'oggi opera da anni.


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(la seconda versione del logo, 1979)

Indice

L'inizio: Stephen Schlaks

Dopo aver svolto una breve stagione come distribuzione per altri (la si trova come distributrice del celebre singolo 'Tornerò' dei Santo-California), esordisce con alcuni singoli strumentali senza nessun riscontro... a parte uno! Quell'uno si chiama Blue Dolphin e viene accreditato a tale Stephen Schlaks. Si tratta di un musicista americano (New York 13/5/1948) che dopo aver girato un po' tutta l'Europa occidentale, sbarca a Milano i primi a anni 70 in cerca di un contratto. Per un po' si arrangia suonando per altri fino a quando non incontra il maestro Vincenzo (in arte Vince) Tempera con cui formerà un connubbio che dura tutt'ora. Insieme creano un'originale miscela di tastiere elettroniche (in seguito anche violini e fiati) e cori languidi, quasi sempre femminili. Il disco in se non venderà tantissimo, ma sarà battutissimo dalle allora nascenti radio private che lo utilizzeranno molto come musica di sottofondo sopratutto per gli oroscopi. A ridosso esce anche un album, il primo pubblicato dall'etichetta,: ...si, ci sono anch'io! (con il sottotitolo Le nuove melodie classiche addirittura!). Seguiranno altri dischi: i più fortunati (gli album Pleasure e, sopratutto, Sensitive and Delicate) saranno pubblicati tra il 1978 e il 1980. Nell'84 passerà alla Ariston dove sfornerà almeno un'altro paio di album di successo: dopo comincerà il declino, ma, come già scritto, il maestro Schlaks è tutt'ora attivo.

Alcuni degli album del musicista americano.

Immagine:Sicisono.jpg Immagine:Pleasure.jpg Immagine:Sensitive.jpg Immagine:Dreamultimo.jpg




sito correlato

http://www.stephenschlaks.it




La svolta: Pupo

Sempre nel 1975, esordisce un ragazzetto toscano già in azienda come rappresentante, non bellissimo, ma molto comunicativo e simpatico. Il suo vero nome è Enzo Ghinazzi (Ponticino, AR, 11 settembre, 1955), ma si fa chiamare Pupo (nome creato dal suo discografico) proprio per via del fatto che sembra ancora più giovane di quanto non sia. Oltretutto si scrive da solo le sue canzoni. Il suo primo singolo, Ti scriverò, non sarà un grande successo, ma dal successivo, Come sei bella (1976, anno in cui viene pubblicato anche il suo primo album chiamato come il singolo), con il picco tra Forse e l'album Gelato al cioccolato (testi di Cristiano Malgioglio) e sopratutto Su di noi e relativo album Più di prima, e fino al 1981 non sbaglierà un colpo.

Immagine:pupo1.jpg (Forse, 1979) Immagine:Gelato2.jpg (Gelato Al Cioccolato, 1979)

Immagine:pupo2.jpg (Su di noi, Sanremo 1980) Immagine:Images.jpg (Più di prima, anch'esso 1980)

Immagine:Devo.jpg (Lo devo solo a te, 1981 [album e singolo, stesso titolo, stessa copertina])

L'anno successivo lascerà l'etichetta (lasciandosi alle spalle 11 dischi d'oro e 20.000.000 di dischi venduti), ma ne parlerò più avanti.




sito correlato http://www.pupofansclub.it




Arriva la disco: i fratelli La Bionda

Ai due si uniscono due fratelli siciliani già nell'ambiente da diversi anni. Si chiamano Carmelo e Michelangelo La Bionda e sono cantanti, autori, arrangiatori, polistrumentisti e produttori.

Hanno già realizzato un ottimo album di pop italiano per la Ricordi nel 1972 (F.lli La Bionda S.p.A.), e diversi singoli sotto svariati pseudonimi, ma senza risultati. Il primo album per la Baby si chiama Tutto Va Bene (1976), ed anche questo non ottiene nessun riconoscimento di vendite. Dall'anno successivo e fino al 1980 saranno presenti sul mercato con due pseudomini differenti: il loro cognome e D.D. Sound

Immagine:Burninglove.jpg Burning Love, (1977)

Immagine:Labionda_lp.jpg La Bionda, (1978)

Immagine:Bandido.jpg Bandido, (1979)

Per quale ragione hanno fatto questa scelta visto che il genere, la disco music, è sempre le stesso?

Memori di Barry White, con diverse sigle c'è maggiore possibilità di invadere il mercato; e infatti i grandi hits non mancano: 1 2 3 4 Gimme Some More, One For You One For Me, Cafè, Hootchie Cootchie, Disco Roller, I Wanna Be Your Lover, High Energy, Disco Bass (quest'ultimo sigla anche della Domenica Sportiva). Tenteranno una svolta pop nell'81 col brano Take Me Higher, ma il marchio D.D. Sound ormai appartiene ad un'altra era. Si rifaranno però, e alla grande, come produttori dei Righeira (e qui Naggiar perde un'occasione d'oro; perchè Vamos A La Playa viene proposta prima a lui).

C'è da notare che queste produzioni al contrario di quelle di Pupo e Schlaks; che sono realizzate a Milano, sono completamente realizzate a Monaco di Baviera in "ossequio" alla mania per cui tutte le produzone disco del periodo devono essere realizzate la! In futuro la Baby farà di "peggio"...

Jocelyn

Ci sono anche altri personaggi come il conduttore televisivo franco/tunisino, in forza alla prima Tele Monte Carlo, Jocelyn (nome d'arte di Jocelyn Hattab, Tunisi, 5/12/1945). Per questa etichetta pubblica diversi singoli, tra cui "Virgola" di Bruno Lauzi e Michelangelo La Bionda, "Prendi un fiorellino" di Steven Schlaks e, ancora, Michelangelo La Bionda. Più, nel 1978, un 33 giri dal titolo "Un peu d'amour d'amitié et beaucoup de musique" che era il titolo della sua trasmissione su TMC. Nessuno di questi lavori avrà particolare successo sopratutto per via della voce stonata del presentatore tv.


Immagine:01_2.jpg Virgola, scritto da Bruno Lauzi (1976)

Una realtà che si consolida

Le vendite sono consistenti un po' in tutta l'Europa continentale. Oltre l'Italia, anche Germania, Francia, Olanda e Belgio recepiscono molto bene le proposte Baby.

Schlaks perchè suona strumentali, i La Bionda perchè fanno disco music in inglese, ma sopratutto Pupo, che pur continuando a cantare in italiano, registra vendite record sia dei suoi singoli che dei suoi album. Come è potuto accadere tutto questo?

Grazie all'ennesima intiuzione di Naggiar. Intuizione che consiste in testi molto semplici dove la parola "amore" è ripetuta più volte. I nord europei si invaghiscono di questo modo di fare musica (che, di fatto, apre la strada a i vari Pausini e Ramazzotti).

(Il redattore di questo articolo ha sentito con le proprie orecchie da cittadini olandesi che una volta tornati a casa dalle vacanze italiane, vogliono ricordarsi di noi con queste canzoni e non certo con Guccini o De Gregori [con tutto il rispetto parlando])

Rondò Veneziano

Verso la fine del 1980 nei negozi di dischi appare questo album

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A parte i titoli sul retro, identico al fronte, viene riportato che i brani sono di G.P. Reverberi e L. Giordano e che l'album è stato registrato negli studi Elettroformati di Milano, basta. Dietro tutto questo mistero si nasconde il progetto di un grande musicista genovese, di lunga carriera: Gian Piero Reveberi (29/9/1939). Diplomato al conservatorio Paganini del capoluogo ligure e già arrangiatore per artisti del livello di Paoli, Battisti, Mina, Vanoni, Ivan Graziani, Endrigo, Dalla e in particolare De Andrè (addirittura i primi otto album) ma anche di Nicola Di Bari (La prima cosa bella fra le tante), produttore delle Orme (ben sette album!) e dei New Trolls e autore di diversi successi (Se mi vuoi lasciare di Michele, 1963, ad esempio), si 'inventa' questo progetto composto da 9 musicisti (7 donne e 2 uomini). I brani sono tutte composizioni originali ispirate alla forma compositiva detta 'Rondò' (da cui il nome) in uso tra il 18° e il 19° secolo.

Il maestro Reverberi in una recente immagine.

Immagine:345_16723_GT_Maestro_Reverberi_hp1.jpg

Complice anche la scelta, presumibilmente di Berlusconi in persona, di scegliere il celebre pezzo omonimo come sigla di apertura dei programmi della allora nascente Canale 5, il successo è enorme: 3° album più venduto in assoluto nel 1981! Alla fine dell'81 esce il 2° album: La Serenissima.

Immagine:3450356.jpg

Questo album avrà meno successo del precedente (solo 27° alla fine dell'82), anche se contiene, oltre al pezzo omonimo (uno dei più campionati e/o riutilizzati nel corso degli anni, sopratutto in ambito dance tra cui l'ultima versione del d.j. Tommy Vee risale al 2005 ed è stata un successo da classifica), uno dei brani più belli e celebri del loro repertorio: la splendida Sinfonia per un addio. Nota anche per essere stata per anni la sigla della trasmissione RAI: Speciale TG1.

Seguiranno altri due album di discreto successo:

Immagine:Post-264925-1124190983.jpg 1982

Immagine:09_83-rondo'-veneziano.jpg 1983

Quest'ultimo è la prima raccolta del gruppo e, dopo il successo del primo Mixage (di cui parlerò più in la) fu realizzato con la particolarità di avere unito i pezzi tra loro senza interruzione.

Poi, col tempo il successo andrà sempre più scemando fino a scomparire dalla scena italiana. Attualmente il gruppo musicale, composto prevalentemente da musicisti tedeschi, è ancora popolarissimo in Svizzera e in Germania e ha raggiunto l'incredibile cifra, tra dischi originali e raccolte di successi, di 70 album !!!!



sito correlato:

http://www.rondoveneziano.com



Ricchi e Poveri

Ma la Baby, oltre a lanciare nuovi artisti, ha la capacità di rilanciare cantanti la cui carriera sembrava del tutto finita. I primi a beneficiarne sono il gruppo dei Ricchi e Poveri. Mai stati veramente popolari, anche per demerito della scarsa attenzione riposta in loro dalla precedente etichettta Fonit Cetra, arrivano al 31° Festival di Sanremo dopo due anni di fermo e senza particolari speranze.

Immagine:Ricchi_e_poveri-sara_perche_ti_amo_s.jpg (Sanremo 1981)

Per Sarà perchè ti amo (vedi copertina sopra) neanche la Baby ha grandi aspettative, tanto che la prima tiratura non ha neanche la foto dei tre in copertina. Non vince la manifestazione, ma sarà il 45 giri più venduto di quell'edizione arrivando ad essere un successo europeo (francese e tedesco in particolare), vendendo complessivamente oltre 7.000.000 copie !!!!

Nel corso degli anni riusciranno a piazzare in nelle posizioni più alte delle classifiche, oltre a numerosi singoli, anche diversi album tra cui questo:

Immagine:Ricchi_e_poveri-e_penso_a_te_a.jpg E Penso A Te (1981)



sito correlato:

http://freeweb.supereva.com/ricchiepoveri/index.htm



Una promessa non mantenuta: Paolo Barabani

Nella stessa edizione viene anche lanciato un altro nuovo artista, già interno all'etichetta come autore: si chiama Paolo Barabani e con la canzone Hop Hop Somarello, scritta, come il pezzo dei Ricchi e Poveri, da Pupo, avrà anche un discreto successo.

Immagine:somarello.jpg (Sanremo 1981)

A dire il vero il suo album dal titolo singolare (In Riva Al Bar); registrato addirittura a Nashville, era già pronto dall'anno prima, ma l'etichetta ha preferito aspettare la manifestazione canora per lanciarlo alla grande. Purtroppo si rivelerà un fuoco di paglia e dopo un altro singolo uscito durante le feste natalizie (non a caso chiamato Buon Natale), scomparirà dalle scene.


Al Bano e Romina Power

A fine anno è il turno di un altro artista che, popolare nei '60, era stato rapidamente messo da parte. Si tratta di Al Bano (nome d'arte di Albano Carrisi, Cellino San Marco (BR), 20 maggio, 1943). L'idea di Naggiar è quello di metterlo in coppia con la moglie Romina Power (Los Angeles, 2 ottobre, 1951) (fino a quel momento avevano fatto coppia artistica solo un paio di volte).

Immagine:Al_bano_romina_power-sharazan_s.jpg Sharazan (1981)

Questa canzone, già uscita l'anno prima in inglese a nome Zacar Orchestra ma passata inosservata, si rivela per i due un ottimo successo, ma sarà il pezzo successivo a rivelarsi vincente.

Immagine:Al_bano_romina_power-felicita_s.jpg Felicità (Sanremo 1982)

Rappresenta la summa del Carrisi/Power pensiero sebbene non abbiano scritto neanche una riga del testo (che per la sua natura è stato bersaglio di infinite parodie). Al contrario dei colleghi genovesi, avranno difficoltà a piazzare i loro album: Aria Pura;

Immagine:Ariapura.jpg (1982)

l'album pubblicato a ridosso del Festival, non avrà particolare successo.

Nel frattempo Naggiar pensa a lanciare anche la sola Power, e lo fa con una delle canzoncine più terrificanti che mente ricordi:

Immagine:quaqua.jpg Il Ballo Del Qua Qua (1982)

Versione cantata di un pezzo strumentale di un gruppo da studio tedesco a nome Electronica si rivela uno dei massimi successi commerciali di tutto il decennio (solo nell'82 venderà quasi un milione di copie).


Primi problemi

Arrivata a fine '82 la Baby fattura quanto se non più di colossi del calibro della CGD o della Ricordi. Ma ora bisogna fare un passo indietro: come scritto poc'anzi Naggiar è di manica larga mandando i suoi artisti ad incidere in posti assurdi per il tipo di musica che fanno (Voulez-Vous Danser dei Ricchi e Poveri , 1983, viene completamente realizzato [anche questo!] a Nashville!!!,,).

Ovvio che tutto questo ha un costo. In più il suo primo artista di punta, Pupo, ha abbandonato l'etichetta accusando il discografico di non corrispondergli i giusti guadagni (è autore anche per altri, basta pensare quanto potrebbe avergli fruttato Sarà Perchè Ti Amo).

In pratica il giovane artista toscano si lamenta di aver firmato un contratto capestro che gli farebbe entrare nelle tasche poca roba rispetto a quanto guadagnato dal produttore. Così è che dal 1982 Ghinazzi passa alla CGD (i La Bionda sono già da tempo dimenticati).

Ma Naggiar non se la prende più di tanto, in fondo la stella Pupo, che tornerà "una tantum" quattro anni dopo, comincia a declinare e, forse, non è accaduto per caso. Per ora si gode il ritrovato successo del terzetto e del duo, fa cantare una canzone ad uno dei suoi autori interni: Dario Farina

Immagine:31_2.jpg Sei La Sola Che Amo (1982)

che si rivela un discreto successo, ma nulla più, intanto pensa alla prossima mossa.


Gazebo

Immagine:A3_2.jpg Masterpiece (1982)

Questo singolo, prodotto in proprio e precedentemente uscito sotto un'altra etichetta e solo su 12", si rivela un successo di proporzioni mondiali. Stati Uniti esclusi, funziona ovunque. Inaugura il filone cosiddetto italo-disco, ispirando decine di artisti tra cui gli inglesi Pet Shop Boys. Un nuovo modo di fare dance, elettronico si, ma con un gusto melodico che solo gli italiani possono fare.

Ma chi è Gazebo (nome preso da un vecchio film con Glenn Ford)? Il vero nome è Paul Mazzolini e dice di essere nato a Beirut nel 1963 da padre diplomatico e madre insegnante di piano. Per molti racconta fandonie, ma questo non conta. Conta invece che questo brano della durata di oltre 9' e prodotto da Paul e Peter Micioni (già con Claudio Simonetti) attira l'attenzione di Naggiar che lo fa mixare per il mercato delle radio e dei 45 giri riducendolo a poco più di 4'. Crea un look per il ragazzo e, cosa rarissima in Italia, gli fa girare un video musicale (in realtà poco visto anche allora). A questo punto immette sul mercato sia il 7" per il grande pubblico, sia lo stesso 12" ma ora sotto etichetta Baby (prima era Il Discotto). Del risultato s'è detto. Naggiar ha scoperto un nuovo filone: la dance italiana!


Mixage

Il 1983 comincia un po' in sordina. Niente Sanremo quell'anno, in più tutto quello che c'era da prendere è stato preso, gli artisti in contratto non possono essere troppo spremuti e non è facile trovare nuovi fenomeni. Dal nulla Naggiar ha fondato un impero, seppur piccolo, cos'altro può fare?

Immagine:4d_2.jpg Mixage (edizione inverno 1983)

In estate esce la prima raccolta dance mixata della Baby, prima non ne aveva mai fatte. Non sono una novità, ci sono già da quasi 10 anni (le prime sono addirittura del 1975!), ma l'idea, e per questo sarà criticato molto, è quello di porre il marchio Disco TV (sebbene ci aveva già provato il decennio precedente l'etichetta inglese specializzata in raccolte K-Tel). Tradotto in parole semplici, si fa sapere all'acquirente che per questo disco si sono spesi molti soldi per la pubblicità televisiva (reti Fininvest), di conseguenza, il prezzo del disco è maggiorato. Prendere o lasciare. E la gente prende! La selezione di questa prima raccolta ha solo due veri brani di successo: Vamos A La Playa dei Righeira (il vero tormentone dell'estate che purtroppo per loro, non è un prodotto Baby) e la canzone di cui vedete la copertina qui sotto, ma di questo ne parlo fra un po'.

Immagine:Gazebo-i_like_chopin_s.jpg I Like Chopin (1983)

Il resto sono canzoni minori, riempitivi e qualche cover. Nonostante ciò il disco vende tanto; quasi mezzo milione di copie. Col successivo le supera, cosicchè questa raccolta una presenza fissa per quasi tutti gli anni 80 (e, purtroppo, tutte le etichette - grandi e piccole - si butteranno nell' affare pubblicandone in totale a decine!).

I Like Chopin

Come scritto poc'anzi, il primo Mixage contiene quello che sarà il maggiore hit nella storia dell'etichetta. Come il precedente è prodotto in proprio (o meglio, quasi, visto che qualche soldo lo mette anche Naggiar). Il risultato sono 10.000.000 di copie vendute in tutto il mondo. Riesce ad entrare anche nell'impenetrabile classifica inglese e anche negli USA si fa notare. La singolarità di tutto ciò è che al contrario delle produzioni dei La Bionda, questo disco, come il precedente, è completamente realizzato a Roma.

Contemporaneamente esce anche il primo album dell'artista italo/libanese (?)

Immagine:1220140272.jpg Gazebo, l'album (1983)

Totalmente realizzato a Roma anch'esso, contiene il "vecchio" hit Masterpiece e I Like Chopin in versione integrale (oltre 7'). Come per altri dischi Baby,i pezzi che non vengono estratti come singoli (verranno estratti altri due brani: Lunatic in cui partecipa addirittura un grande musicista come Lucio Fabbri, ex PFM e, ma solo in Germania, Love in your eyes) sono riempitivi di modestissima fattura che mettono a dura prova le orecchie e la pazienza anche dell'ascoltatore più ben disposto:valga per tutti la pessima "Wrap The Rock" (una canzone sulla morra cinese!!!),da incubo notturno,vera e propria frescaccia raggelante.

Solo grazie a " I Like Chopin",mega-tormentone di quell'estate,(la versione strumentale del lato B verrà anche usata da Italia Uno con Gabriella Golia a fare l'annunciatrice del palinsesto di tutta la settimana) sarà un ottimo successo con oltre 30 settimane di presenza nella classifica italiana e diversi riconoscimenti in Germania, Francia, Olanda, Belgio, Spagna, Portogallo, Giappone ed anche Gran Bretagna. Per i brani I Like Chopin e Lunatic verrano realizzati dei videoclip (questi, però, come quello per Masterpiece, realizzati a Londra), ma anche questi verranno visti poco o niente (Videomusic arriverà solo l'anno successivo) e non influiranno nelle vendite dei vinili.



sito correlato:

http://www.gazebo.info/



A fine anno esce anche il primo Bimbo Mix; che insieme al secondo Mixage supera il milione di copie di vendita.

La prima vittoria a Sanremo (e la "meteora" Cutugno)

L'84 la Baby torna a Sanremo con ben tre artisti o meglio, con un solista (Toto Cutugno, appena passato alla Baby, reduce dai trionfi della scorsa edizione), i "soliti" Al Bano e Romina (che cercano l'ennesimo rilancio dato che l'anno precedente li ha visti in netto calo) e il gruppo sardo dei Collage (anch'essi in cerca di rilancio dopo i fasti degli anni 70).

Purtroppo per questi ultimi il passaggio alla Baby non sarà per nulla munifico. Nonostante i quasi dieci anni di presenza sulle scene sono costretti a presentarsi tra le nuove proposte, ma il loro pezzo Quanto Ti Amo viene bocciato dalle giurie che fa uscire la band dopo la prima esibizione (e comunque il disco non venderà nulla).

Cotugno presenta una canzoncina, Serenata, sin troppo sulla falsariga de L'Italiano; il mega hit dell'anno precedente. Ha pure la frase tormentone incorporata: "Affacciati alla finestra bella miaaaaa!!!!". Non vince il festival come molti si aspettano (lo aveva vinto, però, 4 anni prima con una canzone di ben altro spessore: Solo Noi), ma si rivelerà un buon successo lo stesso. Curiosamente sarà l'unica collaborazione di Cutugno con la Baby che l'anno successivo passerà alla EMI.

Immagine:Romina.jpg Ci Sarà (Sanremo 1984)

Loro, dopo essere arrivati secondi due anni prima, il festival lo vincono! La canzone si chiama Ci Sarà ed ha, probabilmente, uno dei testi più brutti che siano mai stati pensati, ma oltre a vincere, il disco vende, e tanto!

Immagine:Albano_romina2.jpg I due cantanti premiati dall'organizzatore storico della rassegna, Gianni Ravera.

Ma, tanto per cambiare, per l'album uscito a ridosso: Che Angelo Sei, il pubblico rimane freddino. Sembra quasi che l'idilio sbandierato dalla coppia sia un ostacolo alla credibilità artistica dei due.

Gazebo alla prova del nove

In autunno esce, anticipato dal singolo omonimo, il nuovo album di Gazebo: Telephone Mama.

Immagine:Gazebo_telephone_mama_album_A.jpg (la copertina del singolo, 1984)

Buon esito, ma i trionfi precedenti sono già un ricordo. Tuttavia la Baby ci crede tanto da pubblicarlo anche su cd (che nell'84 era una rarità). Sarà anche l'ultimo lavoro del cantante per la Baby che passerà alla Disco Magic (come dire; una retrocessione).

Tuttavia del personaggio se ne interessano anche le riviste scandalistiche sebbene della sua vita privata se ne sa poco o niente. Rimane famoso l'articolo di Novella 2000 che semplicemente usando la foto della copertina dell'album titola l'articolo a lui dedicato: "Gazebo, l'edonista, si rimira allo specchio nella sua villa di Parigi". La cosa non sarà per nulla gradita al giovane musicista.

Immagine:Mama.jpg l'album, (1984)



Esce anche il nuovo lavoro dei Ricchi e Poveri: Voulez-Vous Danser (come detto registrato a Nashville...) e fanno di nuovo centro!

La doppietta sanremese

A questo punto l'etichetta viaggia col pilota automatico. L'anno successivo bissa a Sanremo vincendo coi Ricchi e Poveri (che tornavano la' dopo quattro anni di successi).

La canzone si chiama Se M'Innamoro, ma non è un granchè e verrà scordata presto. Anche dal gruppo stesso.

(riguardo le due vittorie consecutive c'è chi ha accusato Naggiar di essersele letteralmente comprate tramite le schedine del Totip. Lui non conferma nè smentisce).

A riprova di ciò le vendite sono decisamente più basse che per i prodotti precedenti. Esce l'ennesimo 33 giri chiamato come loro, ma non entra neanche tra i primi 20.

L'anno dopo lasceranno Naggiar per passare alla loro vecchia etichetta (la Fonit Cetra) e verranno rilanciati. Sono tutt'ora in attività.


Den Harrow

Gli ultimi due "fenomeni" made in Baby Records sono ancora due cantanti dance. Il primo si fa passare per americano, dice essere di Boston e di chiamarsi Manuel Carry. In realtà è nato Nova Milanese (MI) il 4 giugno del 1962, si chiama Stefano Zandri e ed stato un fotomodello (almeno così dice).

Esordisce nel 1983, per la Hole Records; marchio della Disco Magic, col singolo To Meet Me (firmato anche da Enrico Ruggeri). In verità dopo anni ha ammesso che la voce su quella canzone non era la sua ma del cantante Silvio Pozzoli, che presterà la sua voce anche nei due singoli successivi A taste of love e Mad desire, pubblicato inizialmente su etichetta Gong. A partire dalla versione remix di "Mad desire" (inserita anche nel primo album "Overpower") a cantare tutti i brani sarà Tom Hooker, fino al 1989. Ad ogni modo dopo il successo di Mad Desire (1984), nell'85 passa alla Baby ed in estate esordisce con Future Brain.

Immagine:Den_harrow-future_brain_s.jpg Future Brain (1985)

Non bissa la popolarità di Gazebo, nel frattempo ritornato nell'oblio, ma si fa notare; sopratutto in Germania. I dischi, però, sono totalmente realizzati a Milano. Ormai si usano solo le tastiere. E' inutile spendere soldi per andare chissà dove quando le stesse cose possono essere fatte a casa propria (anche se bisogna ammettere che le produzioni dance della Baby erano sempre ben realizzate).

Manda anche lui a Londra, in Italia non c'èra nulla allora, per girare i video di Future Brain e Charleston.

Immagine:Denharrowcharles.jpg (1985)

Per circa un paio di anni (grazie sopratutto ai suoi produttori Chieregato e Turatti) sforna diversi hit (e ben tre album!) il cui più popolare in Italia: Catch The Fox (Caccia Alla Volpe) (il titolo è proprio questo),


Immagine:volpe.jpg (1987)


è anche l'inizio della discesa.

Dopo Ocean del 1990 (pubblicato per la Disco Magic sotto l'ala protettrice dei fratelli Nicolosi - più conosciuti come Novecento) sparisce dalle scene.

Una curiosità: alla Disco Magic oltre a Den Harrow, tentarono di lanciare Joe Yellow, Kris Tallow e Jock Hattle....



sito correlato:

http://www.arenamusic.it/denharrow.htm



Tom Hooker

L'altro cantante invece è veramente ammerrecano; si chiama Thomas Beecher Hooker ed è nato il 18 novembre 1959 a Greenwich, Connecticut.

Già da un po' in Italia, nel 1981 ha addirittura partecipato in gara a Sanremo con il brano "Toccami", scritto da Renato Brioschi, conosciuto negli anni 60 e 70 come "Renato dei Profeti" e che ha trovato nuova visibilità come autore per Viola Valentino e, più avanti nel tempo, con Eros Ramazzotti scrivendo i versi di "Terra promessa".

Già autore per alcuni pezzi del citato Harrow (come T. H. Beecher), tra la fine del 1985 e i primi mesi del 1986, con la stessa squadra produttiva di Den Harrow di lui è parte integrante (essendo la vera voce del progetto), centra quello che sarà l'unico vero successo della sua carriera: Looking For Love

Immagine:Tom_hooker_looking_for_love_M.jpg (1985)

Col successivo Feeling OK tenterà il bis, ma Hooker è già storia passata. Dopo un nuovo tentativo con Help me, negli anni 90 si ripresenterà sulle scene sotto la sigla Elastic Band, proponendo cover in chiave dance di pezzi degli America, Harry Nilsson e altri.

La fine

Con la fine degli anni 80, arriva la crisi. I dischi vendono sempre meno e le tante spese fatte sono rientrate solo in minima parte. In più tutti gli artisti scoperti o rilanciati dall'etichetta si sono rivelati di respiro corto. Già dalla seconda metà degli '80 i vari Ricchi e Poveri, Al Bano e Romina, Pupo e tutti gli altri sono spariti dalle classifiche (con qualche eccezione). Anche la dance di cui la Baby è stata una dei porta bandiera non funziona più. Sta subentrando la house e la italo disco viene, almeno al momento, considerata superata. L'ultima "zampata", forse nel tentativo di cambiare un po' (c'è da dire che la Baby è stata sempre, per così dire, accusata dalla critica di produrre solo musica di plastica), è stato il tentativo di rilanciare lo storico gruppo prog de Le Orme, ma il singolo Dimmi Che Cos'è,

Immagine:Dimmichecose.jpg (1987)


oltre ad essere bocciato dalle giure, verrà bocciato dal pubblico e rimarrà l'unica cosa fatta per Naggiar. Nel 1989, con l'appoggio distributivo della Polygram, si tenta di saggiare il mercato dei cd, fino a quel momento snobbato, pubblicando due raccolte ad hoc su Pupo (Domenica In... sieme [era tra i protagonisti di quell'edizione]) e Den Harrow (Greatest Hits con inedito: Holiday Nights). Funzionano ma non basterà. Nel 1990 Naggiar vende tutto il catalogo alla BMG e questo passo segna la fine di un'avventura durata 15 anni.

P.S.

Nel 1999 un paio di produttori tedeschi acquistano, ma solo quello, il marchio Baby nel tentativo di un rilancio. Si ritira fuori anche Mixage con tanto di cinesino negli spot pubblicitari come 15 anni prima, più un paio di lavori dance di cui uno rap a nome Down Low che sulla base del tema de C'era Una Volta Il West, titolo Once Upon A Time, funziona discretamente nelle classifiche di vendita.

Immagine:Down-Low-Greatest-Hits.jpg (questo album non è una produzione Baby, ma è stato messo solo per dare un'immagine al gruppo)

Ma l'esperimento non avrà seguito.




A chiosa di tutto ciò, l'autore dell'articolo deve ammettere che al giorno d'oggi (novembre 2006) le raccolte economiche dei vari artisti che hanno dato vita all'etichetta sono sempre tra le più vendute. Probabilmente Naggiar aveva visto lungo....


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